Cari Amici,
questo post ha un tono diverso, seppure in linea perfetta, ideale, con il messaggio racchiuso in questo blog. Qui si parla di libertà, lo sappiamo, ci piace sognare una vita diversa, in cui ritrovare noi stessi, il nostro equilibrio.
Molti di voi mi hanno fatto domande, chiesto la ricetta della felicità, il significato stesso della parola libertà. Più volte ho dovuto negare con forza qualcosa che, ammetto, a volte è sembrata emergere dalle mie parole. Ho più ripetuto che prima di rendere felici occorre essere felici, prima di amare gli altri è necessario amare se stessi. Alcuni hanno letto in questo un atteggiamento egoista. Il messaggio di oggi vuole andare esattamente nella direzione opposta.
Tornando sulla felicità, come può una persona dirsi felice vivendo accanto ad un familiare o un amico in difficoltà? Come pensare a noi stessi se il nostro vicino soffre? Un primo passo, quindi, per essere felici è aiutare il prossimo, come negarlo?
Tra le storie dei Santi, quella che più mi ha sempre appassionato è stata, di certo, quella di San Francesco di Assisi. Chi più di lui è stato vicino a Dio, alla felicità, alla libertà? Lui si è spogliato della sua ricchezza e ha dedicato tutta la sua intera vita ad aiutare il prossimo e alla contemplazione del creato.
Il vostro Freeman ha finalmente iniziato la sua avventura in Abio, una associazione di volontariato che porta avanti una grande missione: dare ai bambini in Ospedale (e ai loro genitori) un sorriso, una distrazione. Di certo non sono un Santo ma credo di potervi dare un nuovo importante consiglio. Dedicate qualche ora del vostro tempo agli altri. Non fermatevi alle monetine nei cesti distribuiti in Chiesa, non pensate così di aver esaudito le vostre buone azioni. Se state rincorrendo la felicità, dare una mano a chi ne ha veramente bisogno vi donerà un sorriso che illuminerà tutto il vostro cammino e che vi insegnerà il significato della parola amore.
Oggi è stato il mio primo giorno e sono stato circondato per tutta la mattina da bambini assetati di allegria, alla disperata ricerca di attimi di evasione. Ho giocato, ho riso, ho divertito. Le ore sono volate via e alla fine ho provato emozioni molto simili al mio primo volo in deltaplano.
Accettate questo mio piccolo consiglio e vedrete che vi presto sentirete profondamente rinnovati.
Basta poco...
Freeman
domenica 9 novembre 2008
Aiutare gli altri
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