Ciao Amici,
l'emozione di ogni singolo giorno di questa nuova vita che ho costruito intorno a me inzia a spaventarmi. La paura è che questo grande sogno, fatto di conoscenze speciali, di incredibili coincidenze, possa terminare. Per ora mi piace pensare che io abbia solo intrapreso il giusto cammino, lo stesso che era già scritto ma che non riuscivo a vedere.
Intanto vorrei ringraziare un internauta, Riccardo, il quale è capitato casualmente sul mio blog ed è stato capace di trovare quel fiume di emozioni nel quale cerco di bagnare i miei post. Per lui e per tutti voi continuerò, come ho promesso, a condividere alcuni di quei sentimenti ritrovati, una piccola missione che ormai sento sulla mia pelle.
Venendo all'argomento di oggi, vorrei invitarvi a ricordare il vostro passato e a ritrovare alcuni di quegli elementi che vi sembrano ormai perduti.
Negli anni novanta non c'erano i blog, FaceBook, Youtube e tutti quei sistemi che oggi plasmano le nostre vite e le nostre relazioni. Certo è vero che questi hanno in parte distrutto le nostre relazioni, almeno quelle tradizionali a cui revamo abituati. E' pur vero però che ci pemettono di ritrovare persone, di parlare con loro pur essendo distanti, di condividere i nostri pensieri, di pubblicare le nostre foto e i nostri video.
Oggi, proprio grazie a Facebook, ho ritrovato un caro amico, una di quelle persone con le quali percorri un tratto importante del tuo cammino e che poi, inspiegabilmente, sparisce. Questo è stato possibile grazie all'aiuto di un'altra straordinaria amica, ritrovata grazie allo stesso sistema.
Nella data di oggi si ricompone un magico trio che alla fine del 1996 si era diviso, senza che nessuno dei componenti ne comprendesse le reali ragioni. Naturalmente (penserete ancora io sia un visionario) non credo sia casuale, convinto come sono che nulla accade per caso e che niente di tutto questo sarebbe mai successo se mi fossi ostinato a vivere quella stupida vita di prima.
Grazie a Simona e a Mario oggi ho potuto riassaporare alcuni vecchi ricordi legati ad alcuni dei migliori anni della mia vita. Avevo solo diciotto anni quando queste due straordinarie persone hanno incrociato il mio destino. Ci divertivamo con poco, vivevamo ogni momento con quella intensità che era propria di quegli anni, la stessa che oggi, purtroppo, non vedo più nei diciottenni. Il tempo era destinato a stare insieme, senza spedirsi sterili messaggini o e.mail, ma assaporando ogni singolo istante delle nostre giornate.
E' un passato che ritorna e che, sono certo, modificherà ancora una volta il percorso che to compiendo.
Proprio quando ho avuto finalmente il tempo di ricordare, ecco che "casualmente" alcuni di quei frammenti sono tornati, quasi prepotentemente. Ricordate i miei post in cui parlavo dei luoghi del mio passato?
Esistono una Simona e un Mario anche nelle vostre vite. Se ne stanno nascosti e sono pronti a ritornare nel momento esatto in cui voi vorrete riportarli indietro. Al passato ci si deve avvicinare senza paure. In quel passato sono nascoste tante cose, eventi e persone che potrebbero aiutarvi a cambiare per sempre la vostra vita, quella che magari avete costruito scordandovi del vostro straordinario passato.
Siamo dotati di poteri telepatici, alcuni studi lo avrebbero già in parte provato. Questo avviene con familiari e amici stretti. Se questo è vero e vogliamo veramente ricucire relazioni spezzate, inziamo tutti a concentrarci su queste. Credete a Freeman, accadranno cose meravigliose.
Una buona notte da un piccolo uomo che oggi, per la prima volta e con mio grande onore, è stato chiamato saggio.
Freeman
martedì 14 ottobre 2008
L'importanza del passato
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