Ciao Amici,
scrivo questo post nel cuore di una notte buia come tutte. A Freeman capita spesso di passare una bella serata con amici ma di chiudersi d'un tratto in uno strano mutismo quando sente di non avere altro da dire. Strano però, in quanto i pensieri nella testa sono tanti. Mi piacerebbe portarli fuori ma so che non verrebbero capiti, finirebbero per essere svuotati del loro reale significato, rotti come le onde del mare quando alla fine raggiungono la spiaggia. Ed è allora che qualcosa in me inizia a bussare e non aspetto altro che tornare al mio Mac e trasmettere qualcosa ai tanti che dedicano il loro tempo a leggere questi miei post impazziti.
Vi siete mai accorti che molti di noi si muovono come attori? Recitando una parte scomoda ma che è necessaria per stare in scena. Oggi ne ho sentite tante, di frasi fatte e di parole ripetute nel tentativo di convincere per primi se stessi. Ed è questo che mi spaventa. A furia di recitare si finisce per diventare quel personaggio nel quale ti muovi. Ed è lì che la schiavitù si fa spazio nella tua vita. La libertà della quale parlo non trova spazio quando devi seguire un copione. è propria di chi su quel palco non ci vuole proprio salire. A volte io stesso mi accorgo di farmi coinvolgere in questo strano gioco e questo mi preoccupa enormemente.
Ognuno di noi vuole primeggiare sull'altro. Gli animali fanno lo stesso per conquistare le femmine. E noi maschietti facciamo lo stesso, bisogno primordiale fin dalla notte dei tempi. Ci imbelliamo con auto, esperienze anche non vissute, crediamo così di essere dei veri uomini, ma le donne si accorgono presto che dietro quella maschera c'è una persona profondamene diversa. A me questo gioco non piace ed è forse per questo che attiro meno di chi si pavoneggia di fronte a me. Tengo per me questo vortice di emozioni e credo in cuor mio che chi sarà veramente pronta a tuffarsi dentro troverà ogni giorno, ogni momento un tesoro speciale. Questo blog tutto è dedicato a tutti voi e a chiunque troverà almeno un pezzo di quel Freeman che a volte fa fatica a venir fuori.
Dal mio canto, in questa fase della mia vita così incredibile, con davanti un mare di sorprese e con sotto i piedi nulla di concreto, spero solo di trovare tante persone che mi possano dare qualcosa e permettere di tirar fuori quello che solo questa mia piccola finestra sul web a volte è pronta a raccogliere.
Potrebbe semprare questo un post personale, ma credo che questa mia sensazione di marziano sulla terra, incompreso, parlante una lingua che nessuno comprende, sia piuttosto diffusa. Questo post è quindi un richiamo, a qualche stella vicino a me che ancora non conosco ma che mi è vicina e che resterà li, nella stessa costellazione, per sempre. E' un post evocativo e un pò poetico, malinconico e matto per altri, ma dopo una giornata vuota e alle 4,22 del mattino è l'unica flebile voce che può uscire dalla mia bocca.
Ringrazio chi legge, legge, legge, e se lo fa con costanza e passione scorre in lui o in lei la stessa energia di chi si appassione ad un bel libro o che piange ancora davanti ad un film. Nessuno di noi è solo e incompreso, solo che in questo cielo di figuranti ci è un pò difficile trovarci. Credete tutti nella felicità e vedrete che prima o poi troveremo il nostro cammino.
Ciao
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